In molte cucine italiane, il risotto con zucca e prosciutto crudo si conferma un classico intramontabile della stagione autunnale. La combinazione tra la morbidezza e la dolcezza della zucca e la texture decisa e salata del prosciutto rappresenta un equilibrio che conquista al primo assaggio. Questa preparazione, pur essendo semplice, richiede attenzione ai dettagli per esaltare entrambi gli ingredienti senza sovrastarli. Nella vita quotidiana, un risotto così risulta adatto sia a cene informali che a momenti in cui si desidera un piatto elegante e di grande carattere.
La zucca, ingrediente stagionale per eccellenza, viene lavorata in modo da preservare la sua cremosità: i cubetti, spesso arrostiti in forno o saltati in padella, si trasformano in una purea vellutata che si amalgama perfettamente al riso. Nel frattempo, il prosciutto crudo, tagliato a piccoli dadini o striscioline, viene leggermente scottato per liberarne gli aromi senza perdere la sua consistenza caratteristica. Il procedimento prevede inoltre l’uso di un soffritto leggero, generalmente a base di scalogno o cipolla, tostatura del riso con vino bianco e l’aggiunta graduale di brodo, mantenuto sempre caldo per assicurare una cottura uniforme e “all’onda”. Un dettaglio che molte persone sottovalutano è la fase di mantecatura a fuoco spento, fondamentale per ottenere quella giusta cremosità senza trasformare il risotto in una poltiglia.

Il prosciutto crudo: un’eccellenza italiana da valorizzare
Il prosciutto crudo rappresenta uno degli elementi più pregiati e tradizionali della gastronomia italiana. Si tratta di un salume ricavato dalla coscia di maiale, che attraverso un processo di salatura a secco e stagionatura in ambienti con microclima controllato sviluppa sapori intensi e una tessitura morbida ma compatta. Questo prodotto, pur non sottoposto a cottura, mantiene una notevole ricchezza nutrizionale, tipica delle carni lavorate. È apprezzato in tante preparazioni, dal semplice accompagnamento a piadine e insalate fino all’uso in primi piatti come il risotto con la zucca.
Chi cucina quotidianamente sa che il prosciutto deve essere aggiunto al risotto nel momento giusto, di solito a fine cottura, per evitare che perda la sua struttura e diventi troppo secco o duro. Una rapida passata in padella senza aggiunta di grassi aiuta a sprigionare gli aromi senza compromettere la fragranza. Tra le varianti più diffuse in cucina, alcune persone scelgono di sostituirlo con pancetta affumicata o speck, per un sapore più deciso e affumicato. Un’intuizione che spesso emerge nelle pratiche culinarie di molte regioni del Nord Italia, dove la stagionatura del prosciutto segue metodi consolidati da secoli.
Inoltre, l’uso di aromi come il rosmarino al momento della mantecatura aggiunge una nota erbacea che accompagna bene sia la dolcezza della zucca sia la morbidezza del prosciutto, rendendo il piatto più complesso e interessante. Questo particolare, spesso trascurato, contribuisce a risvegliare i sensi anche nei palati più esigenti.
Consigli e varianti per un risotto sempre perfetto
Preparare un risotto cremoso e gustoso richiede alcune accortezze tecniche. Prima di tutto, la scelta della zucca è determinante: la varietà Butternut è tra le più utilizzate per la sua polpa dolce e burrosa, che si presta perfettamente a questa ricetta. Arrostirla
